venerdì 22 maggio 2015

Il congresso di Aquisgrana

Il Congresso di Aquisgrana (1818), riunitosi il 1º ottobre 1818, era inteso come riunione della quattro potenze vincitrici su Napoleone Bonaparte, ovvero: l'impero Austriaco, il Regno di Prussia, il Regno Unito e l'impero Russo.
Scopo del congresso era decidere della questione del ritiro del corpo di occupazione della Francia, nonché delle conseguenze sulle relazioni fra le quattro potenze, fra di loro e, collettivamente, verso lo stato lo stato guidato da Napoleone.
                                             
https://it.wikipedia.org/wiki/Congresso_di_Aquisgrana_%281818%29#/media/File:Aachen,_Stadtgarten,_Anlage_vor_NAK-002.jpg

La costruzione è un memoriale per ricordare l'anno in cui fu posta la fine al dominio napoleonico.

Un mezzo per il futuro

Karl Von Drais, nel 1817 ha disegnato un nuovo mezzo, chiamato Laufmachine, macchina da corsa,  in grado di coprire una distanza di circa 13 chilometri in meno di un’ora.
L’aspetto era totalmente innovativo: 22 chilogrammi il peso complessivo, telaio in legno e la novità era data dall’introduzione dello sterzo. Tuttavia ancora mancavano i pedali e i freni, quindi la spinta veniva data solamente appoggiando i piedi per terra.
L'invenzione fu brevettata solo l'anno successivo, il 26 giugno 1818 e la stampa, affascinata dall'idea, la ribattezzò subito Draisine, in onore del barone.
Nonostante il successo iniziale, il nuovo mezzo dovette far fronte a vari problemi, uno su tutti la pericolosità legata allo scarso equilibrio. Per diminuire la pericolosità furono costruiti altri modelli, stavolta in ferro, a tre o quattro ruote, ma solo dopo quarant’anni furono introdotti i pedali.

Qui in alto è raffigurata la prima vera "Draisine", ovviamente ben lontana dalla nostra attuale bicicletta.

giovedì 21 maggio 2015

La battaglia di Koregaon

La Battaglia di Koregaon ha avuto luogo il 1° gennaio 1818, sulle rive del fiume Bhima in Koregaon, a nord ovest di Pune, India. Una piccola forza di 500 uomini combatté valorosamente per dodici ore contro una grande forza di 20.000 cavalli e 8.000 fanti del leader Peshwa Baji Rao II che minacciava le guarnigioni britanniche a Kirkee e Poona.


 

L'Italia domina il Mediterraneo

In Italia la prima nave a vapore fu la Ferdinando I costruita nei cantieri partenopei di Vigliena e salpata da Napoli il 27 settembre 1818.
Inizialmente il piroscafo fu usato nella navigazione in acque interne, essendo troppo rischioso l'utilizzo sulle lunghe distanze.
Chiamata così in onore di Ferdinando I di Borbone, essa fu finanziata dalla "Compagnia privilegiata per l'introduzione della navigazione a vapore nel Regno delle Due Sicilie", con sede al numero 32 del vico Concezione a Toledo, che commissionò per la somma di 5.780 ducati la costruzione di un'unità lunga 38,80 m e larghezza massima 6,15 m nella quale sarebbe stato installato, a cura di una ditta inglese, il nuovo e rivoluzionario apparato di propulsione, costituito da due caldaie lunga ciascuna sei metri e da una macchina da 45 cavalli di potenza collegata a due ruote laterali del diametro di 3,60 m, ciascuna munita di otto pale lunghe 1,20 m e larghe 40 centimetri. L'alberatura era a brigantino a palo con un fumaiolo alto e sottile. A poppa venivano realizzati 16 camerini per “passeggeri di distinzione”, mentre a prora era disponibile un locale comune con una cinquantina di posti a sedere. Sul ponte c'era spazio sufficiente per imbarcare due o anche tre carrozze.
Di seguito è presente una raffigurazione del battello, che ne dimostra la maestosità e la grandezza tecnologica.

La stella di Mary Shelley

Nel 1818 venne pubblicata un'opera letteraria che per molti viene definita tutt'ora come una colonna portante della letteratura mondiale: "Frankestein".
Frankestein, o per meglio dire "Il moderno Prometeo", fonda le proprie radici nelle paure umane dell'ignoto e della tecnologia.
Lo sviluppo sfrenato di quest'ultima dagli anni '80 del novecento fino ai giorni nostri, ha richiamato più volte la figura del dottor Victor Frankestein e della sua creatura.
Il libro venne scritto fra gli anni 1816 e 1817, ma pubblicato dall'autrice solamente all'età di diciannove anni, appunto nel 1818, e modificato in una seconda stesura del 1831.